Chi siamo

Scopi

L’Ente Bilaterale Nazionale, ai sensi dell’art. 12 e seguenti del codice civile, ha natura giuridica di associazione non riconosciuta e non persegue finalità di lucro.Esso si propone di promuovere e sostenere con le opportune iniziative il dialogo sociale tra le parti ed avrà i seguenti scopi:


a) promuovere e realizzare studi e ricerche sul settore, con riferimento alle tendenze del mercato dei servizi di sicurezza, alla presenza delle imprese ed al loro dimensionamento, all’andamento dell’occupazione nella sua composizione quantitativa, per tipologie di impiego e nella composizione professionale e le relative previsioni nel medio periodo;

b) elaborare e proporre, alle Istituzioni competenti in materia di Vigilanza Privata e Sicurezza (Parlamento, Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro, ecc.) ogni iniziativa atta al miglioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici e allo sviluppo delle aziende del settore;

c) svolgere attività di comunicazione tese alla diffusione della cultura della sicurezza, alla qualificazione del ruolo e della funzione degli operatori del settore (imprese e lavoratori), prevalentemente rivolte al territorio;

d) promuovere, progettare e/o gestire anche attraverso convenzioni, iniziative in materia di formazione continua, formazione e riqualificazione professionale, anche in collaborazione con le istituzioni nazionali, europee, internazionali, nonché con altri organismi orientati ai medesimi scopi;

e) costituire una banca dati relativa alla professionalità, affinché venga effettuata una ricognizione in merito ai mutamenti che si sono realizzati nei profili professionali, anche in relazione alle evoluzioni intervenute nel settore;

f) favorire, attraverso le iniziative di informazione necessarie, l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, anche avvalendosi di tecnologia informatica;

g) ricevere dalle Associazioni Datoriali e/o dalle Organizzazioni sindacali gli accordi realizzati a livello territoriale o aziendale curandone l’analisi e la registrazione secondo quanto stabilito dalla legge 936/86 di riforma del CNEL;

h) inviare periodicamente al Ministero del Lavoro, al Ministero dell’Interno e a tutte le Prefetture, gli aggiornamenti del costo del lavoro su base Nazionale, determinati dagli aumenti contrattuali del CCNL Vigilanza Privata e Servizi di Sicurezza e dalla contrattazione di secondo livello sottoscritta dalle strutture territoriali delle Parti Sociali stipulanti il predetto CCNL;

i) rilasciare la certificazione liberatoria alle singole imprese, per la partecipazione agli appalti pubblici e privati, che attesti il recepimento e l’applicazione integrale della contrattazione collettiva nazionale e decentrata stipulata dalle Parti sociali stipulanti il CCNL Vigilanza Privata e Servizi di Sicurezza;

l) rilasciare il parere di conformità in rapporto alle norme previste dalla contrattazione collettiva in materia di apprendistato;

m) costituire l’Organismo Paritetico Nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro secondo quanto stabilito dal DLgs. N. 81/2008 e successive modifiche e/o integrazioni;

n) predisporre e realizzare iniziative in materia di formazione/riqualificazione verso lavoratori, ivi compreso coloro che risultano espulsi/sospesi per ragioni di crisi aziendale, escludendo qualunque forma di sovrapposizione con quanto già finanziabile attraverso i Fondi Interprofessionali, secondo criteri individuati e attraverso soggetti indicati dai Soci, che consentano di ottenere una “certificazione di mercato” utile alla ricollocazione nel settore;

o) istituire interventi in materia di sostegno al reddito e/o di welfare, attraverso l’erogazione di sussidi ai lavoratori per casistiche concordate tra le Parti Sociali;

p) promuovere, anche attraverso sportelli dedicati, lo sviluppo e la diffusione della previdenza e dell’assistenza sanitaria integrativa;

q) riscuotere il contributo di assistenza contrattuale di cui al CCNL Vigilanza Privata e Servizi di sicurezza, da contabilizzarsi in apposita sezione separata del rendiconto annuale e gestito secondo quanto previsto da apposito regolamento;

r) predisporre annualmente una relazione che illustri le buone prassi ed evidenzi eventuali criticità, anche al fine di individuare possibili soluzioni ed effettuare un periodico monitoraggio sulla regolarità contributiva;

s) attuare gli altri compiti che le Parti, a livello di contrattazione collettiva nazionale, decideranno congiuntamente di attribuire all’Ente Bilaterale Nazionale.

Nell’impiego delle risorse, l’Ente Bilaterale Nazionale dovrà rispettare un corretto rapporto tra spese di gestione e prestazioni/attività, assolvendo in ogni caso i compiti previsti dal contratto collettivo nazionale, in coerenza con il presente Accordo.